di Redazione - Assorbenti e altri prodotti sanitari e igienici femminili con Iva al 10% in luogo dell'attuale 22%. È quanto propone un emendamento bipartisan al decreto fiscale in conversione in Parlamento, a prima firma di Laura Boldrini e sottoscritto da altre 32 parlamentari.
Decreto fiscale: 900 emendamenti
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Tra le altre novità, che emergono dai circa 900 emendamenti al testo del decreto in commissione finanze alla Camera entro la scadenza del termine di ieri, anche la moratoria delle sanzioni sui seggiolini antiabbandono e per la lotteria degli scontrini. Prevista anche pace fiscale per gli avvisi bonari, la riapertura della rottamazione delle cartelle e appunto l'Iva agevolata su assorbenti e prodotti igienici femminili.
Da domani, si avvia il test su quante delle proposte presentate potranno sopravvivere (dopo le dichiarazioni di inammissibilità) e tra queste, occorrerà capire quali potranno andare in porto compatibilmente con le coperture finanziarie.
Assorbenti donne: beni di necessità
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L'emendamento bipartisan presentato al Dl fisco in commissione alla Camera propone che ai prodotti sanitari e igienici femminili (come tamponi, assorbenti igienici esterni, ecc.) si applichi l'aliquota del 10% dell'imposta sul valore aggiunto in luogo dell'attuale aliquota al 22%.
La ratio è che tali prodotti non possono essere trattati come beni di lusso ma come necessari.
La battaglia sulla Tampon Tax
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La battaglia femminile sull'aliquota agevolata su assorbenti e prodotti similari non è nuova. Da tempo si parla, infatti, di "tampon tax". L'ultimo tentativo è stato fatto con un emendamento al Ddl semplificazioni, che prevedeva la riduzione dell'Iva dal 22 al 10 o al 5% per una serie di prodotti igienici femminili, poi bocciato in quanto troppo oneroso e per mancanza di coperture.
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